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Corso di Primo Soccorso Aziendale

Prevenzione e primo soccorso: Corso completo per gestire ogni emergenza in azienda

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Primo soccorso in azienda:
sicurezza per te e per i tuoi colleghi.

Il corso di primo soccorso in azienda è un percorso formativo obbligatorio per tutti i lavoratori, ai sensi del D.Lgs. 81/2008. Il corso fornisce le conoscenze e le abilità necessarie per intervenire in modo efficace in caso di emergenza sanitaria.
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Cosa imparerai

In un corso di primo soccorso imparerai le conoscenze e le competenze necessarie per intervenire in caso di emergenza sanitaria. In particolare, imparerai a:

Riconoscere le situazioni di emergenza

  • Capire quando una situazione richiede un intervento di primo soccorso.
  • Valutare la gravità della situazione.
  • Riconoscere i segni e i sintomi di diverse emergenze mediche, come:
    • Arresto cardiaco
    • Perdita di coscienza
    • Emorragie
    • Traumi
    • Asfissia
    • Intossicazioni

Allertare correttamente il sistema di soccorso

  • Chiamare il 118 in modo chiaro e preciso.
  • Fornire le informazioni necessarie al soccorso, come la posizione dell’incidente e il numero di persone coinvolte.
  • Seguire le istruzioni del personale del 118.

Gestire le principali situazioni di emergenza

  • Intervenire in caso di arresto cardiaco con la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l’uso del defibrillatore semiautomatico (DAE).
  • Prestare soccorso in caso di:
    • Perdita di coscienza
    • Emorragie
    • Traumi
    • Asfissia
    • Intossicazioni

Inoltre, imparerai:

  • Le norme di sicurezza da seguire in caso di emergenza.
  • Le attrezzature per il primo soccorso e come utilizzarle.
  • Come mantenere la calma e rassicurare la vittima.

Un corso di primo soccorso ti permette di:

  • Acquisire le competenze necessarie per salvare vite umane.
  • Intervenire in modo sicuro ed efficace in caso di emergenza.
  • Sentirti più sicuro e consapevole di fronte a situazioni di pericolo.
  • Valido sia in ambito lavorativo, che privato

A chi si rivolge il corso

Il corso di Primo Soccorso in azienda deve essere seguito dagli Addetti al primo soccorso: Tutte le aziende devono designare degli addetti al primo soccorso, il cui numero varia in base alla classificazione di rischio dell’azienda (gruppo A, B o C). Questi addetti devono aver frequentato un corso specifico e ottenuto l’attestato.

E’ buona prassi che il corso sia seguito anche da:

  • Datori di lavoro: Anche se non obbligatorio, è consigliabile che i datori di lavoro frequentino un corso di primo soccorso per essere in grado di gestire le emergenze e coordinare gli interventi.
  • Chiunque sia interessato: La formazione in primo soccorso è aperta a tutti e può essere utile non solo in ambito lavorativo, ma anche nella vita quotidiana.
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Quali corso devo fare?

Secondo il DM 388/2003 i corsi di primo soccorso si suddividono in 3 tipologie: corsi di primo soccorso per aziende di tipo A, B, C.

Il datore di lavoro, sentito il medico competente, ove previsto, identifica la categoria di appartenenza della propria azienda od unità produttiva e, solo nel caso appartenga al gruppo A, la comunica all’Azienda Unità Sanitaria Locale competente sul territorio in cui si svolge l’attività lavorativa, per la predisposizione degli interventi di emergenza del caso. 

Per determinare il corso che occorre svolgere bisogna fare riferimento alle tabelle dell’INAIL relative agli Indici di frequenza inabilità permanente.

Se l’azienda o unità produttiva svolge attività lavorative comprese in gruppi diversi, il datore di lavoro deve riferirsi all’attività con indice più elevato.

I tre gruppi di corsi:

È importante notare che:

  • I corsi completi includono sia una parte teorica che una parte pratica.
  • I corsi di aggiornamento servono a mantenere le competenze acquisite e devono essere frequentati entro la scadenza dei 3 anni dall’ultimo corso completo o aggiornamento.
  • La formazione può essere erogata in diverse modalità, come lezioni frontali, esercitazioni pratiche, simulazioni e formazione a distanza (FAD) per la parte teorica.

Quale corso devono seguire gli Addetti al Primo Soccorso della mia azienda?

Il tipo di corso di primo soccorso da frequentare dipende principalmente dalla classificazione dell’azienda in base al livello di rischio, come stabilito dal Decreto Ministeriale 388/03. Questa classificazione tiene conto di diversi fattori, tra cui:

  • Attività svolta: Il tipo di attività svolta dall’azienda è il fattore principale che determina il livello di rischio. Ad esempio, un’azienda che opera nel settore edile avrà un rischio più elevato rispetto a un’azienda che si occupa di servizi amministrativi.
  • Numero di dipendenti: Il numero di dipendenti può influire sulla classificazione, in quanto un’azienda con un numero maggiore di lavoratori può avere un rischio più elevato a causa della maggiore probabilità di incidenti.
  • Fattori di rischio specifici: Oltre all’attività svolta e al numero di dipendenti, possono esserci fattori di rischio specifici legati all’ambiente di lavoro, alle attrezzature utilizzate, alle sostanze manipolate, ecc.

Il codice INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) non influisce direttamente sulla scelta del corso di primo soccorso, ma identifica l’azienda ai fini assicurativi e contributivi.

Per determinare il gruppo di appartenenza dell’azienda e quindi il tipo di corso di primo soccorso da frequentare, è necessario consultare l’allegato I del Decreto Ministeriale 388/03, che riporta un elenco dettagliato delle attività produttive e la loro classificazione in gruppi di rischio. In caso di dubbi, è consigliabile rivolgersi a un consulente del lavoro o a un esperto in materia di sicurezza sul lavoro.

In breve potete queste sono le informazioni di base.

Gruppo A: I) Aziende o unità produttive con attività industriali, soggette all’obbligo di dichiarazione o notifica, di cui all’articolo 2, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, aziende estrattive ed altre attività minerarie definite dal decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624, lavori in sotterraneo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1956, n. 320, aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni; II) Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro, quali desumibili dalle statistiche nazionali INAIL relative al triennio precedente ed aggiornate al 31 dicembre di ciascun anno. Le predette statistiche nazionali INAIL sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale; III) Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell’agricoltura. 

Gruppo B: aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A. 

Gruppo C: aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A.

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A cosa serve ottenere l’attestato

L’attestato di primo soccorso è un documento ufficiale che certifica l’avvenuta formazione teorica e pratica su come intervenire in caso di emergenza sanitaria.

E’ un obbligo di legge.

In Italia, il Decreto Legislativo 81/08 e il Decreto Ministeriale 388/03 stabiliscono che tutte le aziende, a prescindere dal numero di dipendenti, debbano avere personale formato in materia di primo soccorso. L’attestato dimostra l’adempimento di questo obbligo e tutela l’azienda in caso di infortuni.

Salva le vite.

Inoltre, conoscere le tecniche di primo soccorso può fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni di emergenza. L’attestato garantisce che il personale abbia le competenze necessarie per intervenire tempestivamente e correttamente.

Fa prevenzione.

La formazione in primo soccorso non riguarda solo l’intervento in caso di incidente, ma anche la prevenzione. Imparare a riconoscere i rischi e adottare misure preventive può ridurre la probabilità di infortuni sul lavoro.

Cultura della sicurezza.

Promuovere la formazione in primo soccorso contribuisce a diffondere una cultura della sicurezza all’interno dell’azienda, aumentando la consapevolezza dei rischi e l’importanza di essere preparati ad affrontarli.

La normativa di riferimento

La legge italiana, in particolare il Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), tutela la salute dei lavoratori in diversi modi. Tra questi, c’è l’obbligo per le aziende di organizzare corsi di primo soccorso per i propri dipendenti.

Cosa prevedono le normative?

  • D.Lgs. 81/2008:
    • Articolo 18: Il datore di lavoro designa i lavoratori incaricati del primo soccorso, del salvataggio e della lotta antincendio.
    • Articolo 45: Il datore di lavoro, in collaborazione con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, stabilisce il numero di addetti al primo soccorso in base ai rischi presenti, alle dimensioni dell’azienda e al numero di dipendenti.
    • Allegato VI: Definisce i contenuti minimi di formazione per i corsi di primo soccorso, la durata e le modalità di svolgimento.
  • Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011:
    • Stabilisce i contenuti minimi di formazione per i corsi di primo soccorso.
    • Prevede una durata di 16 ore per le aziende del gruppo A (rischio elettrico elevato), 12 ore per le aziende del gruppo B (rischio elettrico medio) e 6 ore per le aziende del gruppo C (rischio elettrico basso).
  • Decreto Ministeriale 388/2003:
    • Individua le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale delle squadre di emergenza e la formazione di primo soccorso;
    • Identifica le 3 tipologie di corso in base alla classe di rischio (Codice di tariffa INAIL).

Oltre a queste normative, è importante consultare le leggi regionali e le specifiche normative di settore per avere informazioni complete e aggiornate.

In caso di dubbi o incertezze, è consigliabile rivolgersi a un esperto in materia di sicurezza sul lavoro.

Cosa rischia il datore di lavoro che non fa fare il corso di primo soccorso?

Il datore di lavoro che non forma e non adotta addetti al primo soccorso incorre in diverse sanzioni, sia amministrative che penali:

Sanzioni amministrative:

  • Mancata nomina degli addetti: Sanzione amministrativa pecuniaria da €2.500 a €6.400 (art. 55, comma 5, lettera a, D.Lgs. 81/08).
  • Mancata formazione degli addetti: Sanzione amministrativa pecuniaria da €1.000 a €4.000 (art. 55, comma 5, lettera b, D.Lgs. 81/08).

Sanzioni penali:

In caso di infortunio sul lavoro, se viene accertata la mancata formazione o l’assenza di addetti al primo soccorso, il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile e incorrere in:

  • Arresto da 2 a 4 mesi: In caso di lesioni personali lievi o gravi (art. 590 c.p.).
  • Reclusione da 1 a 2 anni: In caso di lesioni personali gravissime (art. 590 c.p.).
  • Reclusione da 3 a 5 anni: In caso di morte del lavoratore (art. 589 c.p.).

Responsabilità civile:

Oltre alle sanzioni penali, il datore di lavoro può essere chiamato a risarcire i danni causati all’infortunato o ai suoi familiari in sede civile.

Altre conseguenze:

  • Sospensione dell’attività imprenditoriale: In caso di reiterata violazione delle norme sulla sicurezza, l’azienda può essere sospesa fino alla regolarizzazione della situazione.
  • Danno di immagine: La mancata attenzione alla sicurezza sul lavoro può danneggiare la reputazione dell’azienda e compromettere i rapporti con i dipendenti e i clienti.

È importante sottolineare che la formazione e la presenza di addetti al primo soccorso sono fondamentali per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire gravi conseguenze in caso di infortunio.

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