Secondo un sondaggio svolto su un campione di 150 ispettori con il titolo in scadenza nel 2024, è emerso che solo il 20% non ha effettuato il corso di aggiornamento perché hanno seguito le indicazioni della circolare del 4 luglio 2024.
Con la scadenza ormai imminente del 31 dicembre 2024, molti ispettori abilitati prima del 31 dicembre 2010 rischiano di non poter più certificare le revisioni, perdendo di fatto la propria operatività. La normativa richiede infatti che questi ispettori completino i corsi di aggiornamento obbligatori entro questa data, ma la mancanza di partecipazione e la tendenza a procrastinare stanno creando una situazione critica.
L’obbligo di aggiornamento tecnico non è una novità: per anni si è sottolineata la necessità di frequentare corsi di formazione aggiornati per mantenere la propria abilitazione e poter certificare le revisioni. Tuttavia, molti ispettori hanno atteso fino all’ultimo minuto, probabilmente rassicurati da una circolare emanata dal precedente direttore della Motorizzazione. Questo documento suggeriva una proroga non ufficiale dei termini, ma è sempre stato chiaro che, in assenza di un decreto formale, la proroga era inefficace. Di fatto, tale decreto non è mai stato emanato, rendendo vincolante la scadenza del 31 dicembre 2024.
I corsi di aggiornamento sono ora quasi tutti pieni, lasciando un numero limitato di posti disponibili e mettendo in difficoltà chi ha rimandato la formazione. La maggior parte dei centri ha raggiunto la massima capacità di iscrizioni, e chi cerca ancora di ottenere una certificazione di aggiornamento rischia di non riuscire a trovare un posto prima della scadenza. Le conseguenze di questa mancanza di posti potrebbero essere gravi: centinaia di ispettori abilitati si troveranno impossibilitati a certificare revisioni a partire dal 1° gennaio 2025, con potenziali ripercussioni sulle officine e sulle stesse attività di revisione.
Per chi non completa l’aggiornamento entro il termine stabilito, la normativa è chiara: non sarà possibile continuare a certificare le revisioni. Gli ispettori che non rispettano la scadenza del 31 dicembre 2024 saranno quindi esclusi dalla possibilità di svolgere questo ruolo. La mancanza di personale qualificato potrebbe avere un impatto negativo sull’intero settore, riducendo la disponibilità di ispettori e causando potenziali ritardi nelle procedure di revisione per i clienti.
Questa situazione critica è il risultato di una mancata adesione alla formazione obbligatoria nei tempi previsti e della fiducia mal riposta in una proroga mai ufficializzata. La lezione per il settore è chiara: l’aggiornamento continuo è essenziale, e il rispetto delle scadenze è imprescindibile per mantenere la propria qualifica operativa.
In sintesi, con la scadenza alle porte, si consiglia vivamente a tutti gli ispettori in attesa di aggiornamento di verificare le disponibilità immediate nei centri di formazione e di non fare più affidamento su proroghe informali, per evitare l’imminente rischio di esclusione operativa.