Come illustrato nel precedente articolo, l’iscrizione al Registro Unico degli Ispettori (RUI) è obbligatoria per tutti i Responsabili Tecnici “ope legis” che desiderano continuare a esercitare la professione. Tuttavia, una recente circolare della DGT del 4 luglio 2024 introduce un importante aggiornamento che potrebbe interessare gli “ope legis” in attività.
La circolare, infatti, evidenzia criticità nell’organizzazione operativo-informatica del RUI tra DGT e Province, con conseguenti ritardi nell’iscrizione degli ispettori. Per questa ragione, la scadenza del 31 dicembre 2024 per il completamento del processo di iscrizione e aggiornamento per gli ispettori “ope legis” abilitati entro il 31 dicembre 2010 sembrerebbe essere stato prorogata a data da destinarsi.
E’ davvero così?
Analizziamo più in profondità il problema.
La circolare mette in luce un disallineamento tra DGT e Province in merito alla gestione delle iscrizioni al RUI per gli “ope legis” in attività. Sebbene la normativa vigente attribuisca alle Province la responsabilità di inserire i nominativi nel RUI, nella pratica si assiste a un “rimbalzo di responsabilità” tra i due enti, con il risultato che molti Responsabili Tecnici, pur avendo completato il corso di aggiornamento nei tempi previsti, si trovano in un limbo di incertezza.
Questa situazione genera non poche preoccupazioni tra gli ispettori, che temono ripercussioni sul mantenimento del titolo abilitativo.
Un ulteriore elemento di incertezza riguarda la validità giuridica della proroga disposta dalla circolare del 4 luglio 2024. La questione è delicata, poiché la scadenza del 31 dicembre 2024 era stata fissata da fonti normative di rango superiore, come l’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2019 e della sessione aggiornata nel settembre 2023 e il D.M. 15 novembre 2021. Resta quindi da chiarire se una circolare ministeriale possa effettivamente derogare a tali disposizioni.
Giacché siamo alla metà del mese di Novembre 2024 e non è stato emanato ancora alcun decreto attuativo.
Inoltre, c’è da chiarire se lo slittamento di coloro che avevano la scadenza al 31 Dicembre 2024 provochi di conseguenza uno slittamento anche delle scadenze 2025.
In questo scenario di incertezza normativa, il nostro suggerimento è di adottare un approccio prudente e di seguire le indicazioni delle leggi di ordine superiore, ovvero l’Accordo Stato-Regioni del 2019 e il D.M. 15 novembre 2021.
Pertanto, consigliamo ai Responsabili Tecnici “ope legis” in attività di aggiornare il proprio titolo entro e non oltre le date prescritte dalle leggi vigenti, anche in attesa di ulteriori chiarimenti in merito alla validità della proroga disposta dalla circolare del 4 luglio 2024.
In questo scenario di incertezza, si consiglia ai Responsabili Tecnici “ope legis” in attività di:
È auspicabile che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenga al più presto per risolvere le criticità evidenziate e fornire indicazioni chiare e definitive ai Responsabili Tecnici, garantendo la certezza del diritto e la regolarità dell’esercizio della professione.