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Analisi 2024: migliora la previsione fatta nel 2023, relativa al numero di Ispettori Revisioni necessari?

Analisi 2024: migliora la previsione fatta nel 2023, relativa al numero di Ispettori Revisioni necessari?

Le stime di fine 2023 si confermano: la carenza di responsabili tecnici minaccia la sicurezza stradale in Italia.

Se non saranno presi provvedimenti urgenti, le previsioni elaborate alla fine del 2023 diventeranno realtà, con gravi conseguenze per il settore delle revisioni auto e per la sicurezza stradale in Italia. La mancanza di responsabili tecnici, figure cruciali per la verifica e la sicurezza dei veicoli, rischia di portare a una chiusura massiccia dei centri di revisione, con un conseguente calo dei controlli e un aumento del rischio di incidenti.

Già oggi, circa il 20% dei centri di revisione in Italia è a rischio chiusura a causa della mancanza di personale specializzato. Questa situazione è destinata a peggiorare nei prossimi anni, con una stima di oltre 3.000 responsabili tecnici mancanti entro il 2025.

Le cause di questa crisi sono molteplici:

  • Stasi nel periodo 2019-2022: l’interruzione dei corsi di formazione e l’assenza di esami hanno bloccato l’ingresso di nuove figure professionali nel settore.
  • Regole restrittive per l’accesso ai corsi: i requisiti di accesso ai corsi sono diventati più rigidi, con un aumento delle ore di lezione e l’introduzione di un esame di stato molto difficile.
  • Eliminazione della figura del sostituto: l’obbligo di avere un responsabile tecnico abilitato presente durante le revisioni ha reso difficile la gestione delle ferie e delle malattie, e ha complicato la formazione di nuove figure.
  • Uscite per pensionamento: l’età media dei responsabili tecnici è elevata, e molti di loro si apprestano a lasciare il lavoro per raggiunti limiti di età.
  • Dimissioni dal lavoro: le condizioni lavorative non sempre favorevoli e gli stipendi non sempre adeguati spingono molti a lasciare il settore.

Quanti nuovi ispettori sono stati immessi su mercato nel primo semestre 2024?

L’analisi da svolgere non è facilissima in quanto non tutte le DGT di Italia pubblicano i dati relativi all’afflusso di partecipanti e relativi esiti. Tuttavia, il nostro centro studi ha effettuato una analisi sugli esiti dell’area Nord Est che riguarda le commissioni di Bologna, Ancona e Venezia.

Nel primo semestre 2024 su 148 partecipanti – provenienti da tutta Italia – solo 36, ossia il 24,3%, hanno superato entrambe le prove, teorica e pratica. Il tasso di bocciature è stato particolarmente elevato all’esame di teoria (70,3%), che si conferma il vero scoglio per i candidati. Da segnalare il 100% di bocciature registrato ad Ancona, sia in teoria che in pratica. Nonostante un miglioramento nelle performance nella prova pratica (85% di promossi tra chi vi ha avuto accesso), i dati complessivi sono preoccupanti. Venezia registra appena l’11% di studenti promossi dopo entrambe le prove, mentre Bologna si distingue con il 63% di promossi sul totale degli iscritti alla prova di teoria.

Chiaramente a fronte di centinai di lavoratori che escono ogni anno, il mero ingresso di queste poche unità non riesce a pareggiare i conti.

È necessario un intervento immediato per evitare il collasso del settore

Per scongiurare questa crisi, è fondamentale che le autorità competenti adottino misure urgenti, tra cui:

  • Aumentare il numero di ispettori: è necessario agevolare il superamento delle prove d’esame, senza compromettere la qualità della formazione, e aumentare le date degli esami.
  • Sfruttare le competenze degli ispettori del Modulo C: gli ispettori specializzati nei veicoli pesanti potrebbero dare supporto alle revisioni dei veicoli leggeri, anche con collaborazioni esterne tramite Partita IVA.
  • Aumentare le sessioni d’esame annuali: garantire un maggior numero di opportunità per gli aspiranti ispettori di sostenere gli esami.
  • Creare una commissione specializzata d’esame: assicurare una valutazione omogenea della preparazione dei candidati su tutto il territorio nazionale.
  • Allineare i requisiti con la riforma scolastica del MIUR: aggiornare i requisiti di accesso ai corsi in base alla nuova riforma scolastica.
  • Richiedere i tre anni di esperienza per l’ammissione all’esame: ampliare la platea dei candidati e ottimizzare la partecipazione ai corsi richiedendo che i 3 anni di esperienza si debbano avere al momento di iscrizione all’esame o per rendere operativa l’abilitazione anche post-esame.
  • Valorizzare l’esperienza lavorativa: consentire a chi lavora da anni nel settore delle revisioni di accedere ai corsi anche senza il titolo di studio richiesto.
  • Ripristinare temporaneamente la figura del sostituto tecnico o utilizzare gli Ispettori di tipo C come ispettori esterni: dare ossigeno alle imprese in difficoltà e rimettere nella legalità i centri che operano senza un responsabile tecnico oppure sfruttando le figure a Partita IVA degli Ispettori di Tipo C.

È in gioco la sicurezza stradale degli italiani

La carenza di responsabili tecnici non è solo un problema economico, ma anche una questione di sicurezza. Un numero insufficiente di controlli sui veicoli circolanti aumenta il rischio di incidenti, con conseguenze potenzialmente drammatiche. È quindi fondamentale che le istituzioni intervengano con tempestività e decisione per garantire la sicurezza di tutti.